Alla possibilità di segnalare con specifiche garanzie di riservatezza un eventuale illecito presso la propria amministrazione o la propria azienda (“whistleblowing”), si aggiunge ora la possibilità di inviare una segnalazione direttamente all’Autorità Anticorruzione. Un’innovazione alla riforma sul whistleblowing, della quale parleremo il 18 ottobre con l’avv. Giuseppe Serafini durante il webinar gratuito “WhistleBlowing e GDPR. Come essere pronti?” con riferimento alle Linee guida dell’ Anac relative alla gestione delle segnalazioni “esterne”.
Le linee guida riportano le indicazioni fornite dall’Autorità Anticorruzione nel corso delle interlocuzioni con Anac, al fine di proteggere i dati e nel rispetto del dipendente coinvolto durante tutto il processo di gestione della segnalazione.
Sarà soprattutto l’identità del dipendente ad essere protetta così come il contenuto della segnalazione, anche mediante il ricorso alla crittografia.
La modalità di segnalazione ad Anac è ora digitale, grazie ad una specifica piattaforma online, la quale si potrà utilizzare per segnalare illeciti SOLO sulla base di elementi concreti. All’interno delle linee guida sarà possibile trovare anche indicazioni e chiarimenti sul nuovo quadro normativo e le basi da tenere in considerazione per i datori di lavoro qualora volessero attivare i propri canali di segnalazione interna.
Secondo il volere del Garante della privacy c’è anche un chiarimento in ambito di condotte segnalabili, le quali ribadiscono la necessità di garantire la non tracciabilità del segnalante per non vanificare le tutele di privacy previste dalla normativa ma di tracciare, a tutela della sicurezza del trattamento, le operazioni effettuate dal personale autorizzato a gestire le segnalazioni.
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