L’argomento é attualissimo in considerazione, come si é avuto modo di illustrare, del sempre maggiore utilizzo che viene effettuato, per usi, per così dire domestici, ma anche e soprattutto, per usi professionali o imprenditoriali, delle Tecnologie Informatiche. In effetti, dato che la maggior parte delle informazioni che ci riguardano (i c.d. dati personali), sono digitalizzate e quindi contenute, anche se solo per un breve lasso di tempo in alcuni casi, in supporti elettronici di elaborazione, si può pensare alla sicurezza delle informazioni, sia come ad un bene che riguarda i singoli individui, nella loro qualità di cittadini appartenenti ad una comunità che dovrebbe avere l’obbligo di proteggere anche questo ambito della loro vita, sia, a bene vedere, come ad un bene che appartiene a tutte le formazioni sociali (imprese, scuole, attività professionali, Associazioni etc.) astrattamente considerate. Proviamo, per esempio, a pensare, se come avviene in alcuni casi, e come avverrà sempre più frequentemente – contribuissero alla valutazione del merito creditizio di una impresa, come invero ci sembra del tutto coerente con l’attuale quadro tecnologico relativo alla produzione di valore, non soltanto i beni materiali o immateriali (tradizionali) di cui essa dispone, come ad esempio, immobili, know-how, brevetti etc. ma anche la capacità che quella impresa ha di proteggere quei beni da un punto di vista della sicurezza informatica. Mi spiego con una domanda. Quale merito creditizio potrebbe essere riconosciuto ad una impresa la cui operatività, per negligenza nelle scelte in materia di sicurezza informatica, potrebbe essere paralizzata – come é avvenuto recentemente per effetto di CryptoLocker dall’azione efficace di una minaccia informatica? In altre parole, al pari degli altri beni che caratterizzano la vita quotidiana di una organizzazione (semplice o complessa che sia), la sicurezza delle informazioni, in quanto tale, costituisce un Asset economicamente apprezzabile e, come tale, in grado di incidere positivamente o, nel peggiore dei casi, negativamente, sulla determinazione del valore della organizzazione stessa.